Riuscendo a connettersi direttamente anche con il core system più complesso, OpenLegacy bypassa completamente la necessità di ulteriori strati di tecnologia.  Genera, infatti, automaticamente dei componenti digitali predefiniti necessari per l’integrazione dei sistemi legacy con le più avanzate innovazioni digitali. Grazie all’OpenLegacy Hub, infine, si “generano, estendono e gestiscono” i microservizi e le Api generate. La duplice innovazione dell’OpenLegacy Hub sta, da una parte, nell’avere un approccio opposto a quello che il mercato suggerisce, ovvero un approccio “outside-in” che prevede la creazione di API partendo da ambienti cloud e che siano quindi in grado di comunicare con i core system aziendali. D’altro lato, OpenLegacy, non sviluppa API ma dei componenti “sub-API”, una sorta di mattoncini che possono essere riutilizzati in più API, evitando, così, perdite di tempo e denaro nel costruire e ricostruire componenti simili.

Grazie a OpenLegacy le società leader di mercato possono rilasciare nuove app, nuovi servizi e possono fare aggiornamenti in giorni e non in mesi.